MERCOLEDI' SANTO - "Cristu a culonna"

Il Mercoledì Santo, nel primo pomeriggio, dalla Chiesa del SS. Rosario parte la "Via Crucis" che si avvale delle riflessioni del padre passionista di turno. Le quattordici stazioni della "Via Dolorosa" si svolgono in altrettanti slarghi del centro storico e in ogni fermata si alternano momenti di preghiera e di canto.
A sera inoltrata nella Chiesa dell'Immacolata, dopo una solenne funzione con predica dai toni a grandi effetti, inizia la cerimonia del bacio del Cristo.
A due a due si avvicinavano, e così è ancora oggi, gli amici, i compari, i confratelli, i membri della "banca maggiore" e, dopo una serie di riverenze, gli interessati si inchinano a deporre il loro bacio sul piede del Cristo tra l'intonazione del "populo meo" e la fragranza degli incensi, a cui segue la imponente processione del Cristo alla colonna, a cura dell'Arciconfraternita dell'Immacolata.
Per l'intero paese risuonano i rintocchi funebri dei campanoni delle chiese, fino a quando la processione non raggiunge la suggestiva piazza Mese, nella quale echeggiano i mesti lamenti del "Miserere" e la folla gremita assiste al passaggio della stupenda statua del Cristo alla colonna.
La statua é una severa scultura lignea del XVII secolo. Forte é il sentimento religioso che ha sempre legato i fedeli al culto di questa immagine sacra. Non si conosce da dove essa provenga, né chi ne sia l'autore, comunque diverse sono le leggende che la riguardano.
Una di queste narra che una nave, proveniente dall'oriente e con a bordo la statua, si sia bloccata, come per miracolo, nelle acque prospicienti il nostro centro e che la stessa nave non si sia mossa fino a quando un gruppo di "massari", confratelli della Chiesa dell'Immacolata, non si sia recato sulla spiaggia e abbia barattato la bellissima scultura con sacchi di grano.
Un'altra leggenda narra come il Cristo della statua abbia parlato al suo artista una volta finito il lavoro e come lo stesso artista subito dopo sia morto andando, secondo quanto afferma la stessa leggenda, in Paradiso. Pare che Gesù stesso abbia pronunciato delle parole con le quali si evidenziava come lo scultore, pur non avendo assistito direttamente alla passione del Cristo, sia riuscito a rendere la sacra immagine degna di intensa pietà.
Verso la mezzanotte, con il rientro in chiesa, anche la processione del Cristo alla Colonna ha fine, ma l'intera giornata del Mercoledì Santo non passa fino a quando nelle vie del centro storico non si innalzi per l’ultima volta la misteriosa e cupa voce del "Pater Noster".

- Testo tratto da "Il Caracolo - La Settimana Santa cauloniese" di Gustavo Cannizzaro.
- Foto tratta dal web.


Bacio del Cristo alla colonna (2024)