ARCICONFRATERNITA DEL SS. ROSARIO

La Chiesa del SS. Rosario, sita in Caulonia (RC), in origine faceva parte del convento dei Padri Domenicani fondato nel 1540 sotto la protezione di Livia Spinelli,( moglie di Geronimo Carafa) , che fu danneggiato dal terremoto del 1783 e poi ricostruito nel 1788. Successivamente, nel 1811, il convento venne soppresso durante l’occupazione militare dei Francesi e la Confraternita, che già esisteva, dal 1790, ebbe in eredità la Chiesa.
L'Arciconfraternita del SS. Rosario istituita dal dottor Francesco Cricelli, venne approvata dall’Autorità Ecclesiastica , e fornita del Regio Assenso di Ferdinando IV di Borbone il 29 luglio 1791.
La Chiesa venne quasi totalmente rimaneggiata nel 1895 su interessamento dell’allora Priore Ilario Cricelli. La Chiesa all’interno è composta da un’unica navata di stile neoclassico, abbellita da lesene, cornicioni e suggestive colonne in finto marmo in stile corinzio; il soffitto è “a cassettoni” con rosoni dorati ed il pavimento riprende i disegni del soffitto.

Il presbiterio è delimitato dal resto della navata da un arco “a tutto sesto” abbellito con cornicioni e colmo di decorazioni e stucchi, e separato da una balaustra in marmo con al centro un cancello in ferro battuto.
Tra le opere particolarmente rilevanti all’interno della Chiesa possiamo annoverare la Pala d’altare che sovrasta l’altare maggiore, che raffigura in alto la Vergine Maria con in braccio Gesù Bambino attorniati da angeli a rappresentare il Paradiso e sotto San Domenico che predica il Vangelo a tutti i popoli e indica loro il Paradiso; un pulpito in legno di noce che sembra sia stato scolpito da artigiani reggini tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo e raffigura una possente aquila che poggia i suoi artigli sul confessionale sottostante e sorregge il pulpito; un organo risalente al XVIII secolo; due importanti tele raffiguranti la “Annunciazione” e “Il miracolo di San Domenico in Soriano”, dipinti dall’artista locale Vincenzo Raschellà nel 1898; e inoltre, oltre a statue di pregevole fattura custodite all’interno della Chiesa stessa, nella sacrestia sono custodite opere di inestimabile valore.
Qui si trovano infatti alcuni pastori napoletani del ‘700 e ‘800, una tela settecentesca di autore ignoto raffigurante una “Ultima Cena”, la Bolla Papale di Papa Giovanni XXIII del 27 aprile 1960, firmata dal cardinal Tardini, con la quale la Confraternita viene elevata a rango di Arciconfraternita, alcuni paramenti sacri del XIX secolo e diversi arredi sacri.
La Chiesa custodisce anche una lapide in marmo bianco, sulla quale è scolpita una figura verosimilmente femminile in abiti di stile cinque-seicentesco, che secondo alcuni studiosi poteva appartenere al monumento funebre di Livia Spinelli.
L’Arciconfraternita del SS. Rosario si interessa alla realizzazione di alcune tra le più importanti funzioni e processioni religiose di Caulonia, nonché all’allestimento, nel periodo natalizio, di uno dei più bei presepi di tutta la Calabria, e collabora in modo attivo all’interno della propria comunità e di tutta la Diocesi.


- Foto tratte dalla pagina facebook "Arciconfraternita del SS. Rosario Caulonia".
- Foto tratte dalla pagina facebook "Arciconfraternita del SS. Rosario Caulonia".